In età da pensione, quando sei un po’ stanco per realizzare quel che già avresti dovuto, siamo riusciti a fare il nostro libro. E pensare che ne parlavamo da vent’anni.
Immagini e testi senza un filo conduttore, come è proprio, in fondo, di una raccolta poetica libera.

Ci siamo conosciuti nel grano, nel 2003, l’anno della grande siccità. Abitando in città diverse, la nostra è stata un’amicizia di campo e di cellulare...quando non c’era campo.
I primi anni abbiamo cercato nidi di albanelle minori, come soci attivi della Lipu, per poterli salvare dal passaggio delle mietitrebbie. E, oltre ai nidi, abbiamo trovato il piacere di stare insieme all’ombra di una sughera, ad aspettare. A Tolfa ci ha fatto da ombrello un enorme pero selvatico, di fronte al bosco dell’amato biancone.
Le chiome sono importanti, e se si rimane ore a parlare sotto una di loro, si diventa
amici.

Per diverse primavere e altrettante estati abbiamo visto e sentito tanto, al sicuro dall’escursionismo di massa. Con gli uccelli obiettivo costante, quasi un assillo. Lunghi silenzi contemplativi interrotti dal passaggio di un volo. E allora erano improvvise mitragliate di foto, subito controllate nel monitor della camera. Poi, con l’avvento delle mirrorless, quando il rumore dello scatto si è estinto, il ritmo è rimasto nelle mani e nella voce, mai stanche di tambureggiare o canticchiare riff metalo progressive.

Siamo entrambi musicisti (chitarra e batteria) e non possiamo fermarci. Siamo stati un duo che scherzava sotto una chioma, pronto ad ammutolirsi alla vista di una sagoma in avvicinamento. E poi di nuovo a ritmare qualcos’altro, di fronte a scenari ancora selvaggi. Infine i viaggi. La Spagna, nell’indimenticabile Extremadura, e altre mete raggiunte per proprio conto.
Dopo tutto, non è stato difficile raccogliere immagini e relativi pensieri. Senza un’ordine, senza un tema che non fosse l’imprevedibilità delle belle giornate passate assieme

Gli Autori / Ali e Colori 

Federico Cauli e Roberto Ragno
Onorati del patrocinio dalla Lipu,